

“L’ultima lucciola” è una raccolta di testi in versi, composti da Beatrice Campisi, accompagnati da illustrazioni di Elisabetta Campisi e arricchiti dalla registrazione di un album omonimo, ispirato alle poesie stesse. L’intento è quello di trasportare il lettore in un percorso narrativo, fatto di testi, musiche e immagini. L’ispirazione per la scrittura e la realizzazione grafica e musicale nasce da semplici suggestioni, che cercano di aprire una finestra su sé stessi e sulle ingiustizie del mondo, sul senso più astratto e simbolico della realtà, con una sorta di estraneità lucida, che si lega a oggetti e luoghi concreti, poi trasfigurati in impressioni fugaci. Si tratta di uno stile introspettivo, che punta all’essenza attraverso tinte cangianti e una forte predominanza di energia femminile. La suggestione per il titolo, nasce dalla lettura di un articolo di Pier Paolo Pasolini, noto come “L’articolo delle lucciole”, uscito sul “Corriere della Sera” nel 1975, a pochi mesi dal brutale assassinio dello scrittore. Pasolini paragona metaforicamente “il vuoto del potere” (titolo originale dell’articolo) di quegli anni di violenza sociale in Italia, alla progressiva scomparsa delle lucciole a causa dell’inquinamento. Una frattura insanabile fra la società e le istituzioni, che, nell’immaginario della Campisi, lascia spazio a un fragile filo di speranza, “una scia d’illusione [che] rimane a lampeggiare / come l’ultima lucciola / in mezzo allo smog”.

L'ULTIMA LUCCIOLA
di Beatrice Campisi
illustrazioni
di Elisabetta Campisi
(2025, Edizioni Underground?)
prezzo di copertina 15,00 €
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Beatrice Campisi è una cantautrice e autrice siciliana, trapiantata a Pavia, classe 1990, impegnata da quindici anni nella ricerca e nello studio di diversi stili e generi espressivi. La sua formazione artistica è iniziata con lo studio di canto, teatro e pianoforte presso il conservatorio Vincenzo Bellini di Catania ed è proseguita attraverso stages (come il master in teatro-danza con Dario La Ferla e il campus formativo presso il CET di Mogol) e prestigiose collaborazioni (Claudio Lolli, Jono Manson, Alosi -Pan del diavolo-, Francesca Incudine).
L’amore per le arti si lega alla passione per la letteratura e lo studio dei Classici, che hanno portato Beatrice alla laurea magistrale in Filologia Classica presso l’Università di Pavia. Alla laurea sono seguiti l’immissione in ruolo, come docente di lettere (con esperienze di insegnamento a giovani e adulti stranieri, anche in ambito carcerario) e, parallelamente, lo sviluppo della carriera di scrittrice, musicista, performer e insegnante di canto moderno. Attualmente ha all’attivo due album di brani originali (“Il gusto dell’ingiusto”, 2017; “Ombre”, 2022), la partecipazione a numerosi progetti (ad esempio il video-progetto di cover d’autore “Jukebox” o il triplo CD “Shaida-Tracce di libertà”, candidato alla targa Tenco 2024 come miglior album a progetto) e a importanti manifestazioni (come “Catania Jazz”, “Il Tenco Ascolta”, “Su la Testa Festival”, “Donne In.Canto”, “Mei”, “Lilith Festival”...), la vittoria del premio Siae “Sillumina” come opera prima, e la realizzazione di un tour nazionale, che ha fatto tappa anche in Germania e al festival parigino “Canzoni&Parole”.